Sicurezza sul lavoro: i contributi di Agribi per formare gli addetti all’uso dei trattori
lun 25 luglio 2016
Sono 129 le aziende agricole veronesi che hanno usufruito dei contributi messi a disposizione da Agribi (l’ente bilaterale per l'agricoltura veronese), finalizzati alla formazione degli addetti all’uso dei trattori. A partecipare ai corsi di abilitazione e di aggiornamento da febbraio ad inizio estate sono stati in 225: 158 lavoratori dipendenti e 67 titolari. Lo stanziamento per la formazione dei trattoristi è stato voluto da Agribi, a cui partecipano Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fai-Cisl, FlaiCgil e Uila-Uil locali, nell’ambito delle iniziative di sicurezza e prevenzione che stanno segnando un trend in crescita costante, grazie al lavoro di collaborazione con le aziende agricole.
Agribi è stato tra i primi enti bilaterali in Italia a dotarsi dei Rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza, previsti dal decreto legislativo n.81 del 2008, che ad oggi seguono attivamente oltre 500 aziende in provincia, proponendo misure preventive e procedure organizzative e promuovendo il corretto utilizzo dei mezzi. La loro consulenza è gratuita (info: sicurezza@agribi.verona.it).
Il finanziamento dei corsi è un altro tassello fondamentale per condurre aziende e lavoratori a comportamenti corretti, riducendo la componente del rischio.
«Fino a poco tempo fa chiunque, in possesso di patente B, poteva guidare un trattore», spiegano Luca Zanetti, Sabrina Baietta (Uila) e Filippo Grandi, rappresentanti per la sicurezza territoriale di Agribi. «Oggi è necessario ottenere una specifica abilitazione che si consegue con un corso di formazione teorico-pratico completo. Chi documenta più di due anni di esperienza deve comunque aggiornarsi periodicamente. L’interesse delle aziende c’è, come testimonia la richiesta da tutta la provincia».
Preziosa è anche la collaborazione delle organizzazioni sindacali, che raccolgono le adesioni e mettono in campo le iniziative. «Il corso di abilitazione completo, stabilito dall’accordo Stato-Regioni, è di otto ore. La parte pratica è fondamentale e le prove di guida, con o senza attrezzature e carico si svolgono in un campo prova», aggiunge il presidente di Agribi, Luigi Bassani.